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venerdì 1 giugno 2012

Alberto Fràsheri e gli italiani dimenticati nell'Albania comunista

Alberto  Fràsher è nato in Albania da genitori italiani nel 1945 , proprio alla fine della seconda guerra mondiale.
Subito dopo la guerra il paese fu trasformato in una dittatura e nessuno poteva lasciare il paese .

Ecco cosa scrive dal suo blog
"La fine della Seconda Guerra Mondiale ha reso impossibile il rimpatrio di un gruppo di famiglie italiane o italoalbanesi di tecnici, ex_militari o specialisti in vari campi. Il famigerato accordo del marzo 1945 tra i governi italiano e il albanese ha tradito le speranze di un possibile rimpatrio.  Gli italiani sono stati abbandonati per ben 45 lunghi anni nella dittatura comunista albanese. Il crollo dei regimi dell'Est creò le condizioni per il loro rimpatrio. A. Fràsheri fa parte del gruppo dei rimpatriati del 1992. "

Una volta in Italia , all'età di 47 ha scritto diversi libri e uno particolare dal titolo "L' amara favola albanese"

la sintesi del libro
"È stato un inferno difficilmente immaginabile, sostiene l'autore, la realtà vissuta dagli albanesi in quarant'anni di regime totalitario. Il libro, autobiografico, descrive la metamorfosi di una nazione che nell'arco di quarant'anni si è vista perdere parte della sua identità, fatta di storia, religione e libertà. Le trasformazioni economiche assurde che investono il paese non potevano non incidere sul costume, sul grado di libertà e sulla mentalità di una nazione fragile che, a due passi dal mondo occidentale, aveva smesso di sognare un futuro."


invece riporto qui sotto quello che il professore ha commentato sul nostro blog , lo trovate qui commento di Albert Frasher





Ritengo doveroso precisare le informazioni che mi riguardano: sono in Italia dal 1990 rimpatriato poiché di origine italiana. Ho studiato in Albania, ho parlato quella ricchissima lingua che ha segnato le nostre individualità e mi considero sostanzialmente un albanese. L’albanese è stato ritenuto dai tempi di Leibnitz la lingua più antica d’Europa. Il primato della lingua Albanese è stato ultimamente confermato da “Websters New Twentieth Century Dictionary”, [Unabridged Second Edition, William Collins and World Publishing, 1975], a seguito di studi recenti e approfonditi delle Accademie dei paesi anglosassoni e scandinavi. Secondo la citata opera, “The albanian language is the oldest Indo-European Idiom.” Dovrei precisare quanto segue: è vero che sono stato membro del nucleo di studio e progettazione della riforma di matematica per le scuole di ogni ordine e grado. Autore dei programmi e libri di testo principali dalle elementari a licei compresi, nonché di molti testi per l’aggiornamento degli insegnanti, e, negli ultimi anni, dirigente del dipartimento di matematica fino al giorno del mio rimpatrio, avvenuto con legge del parlamento italiano. Ci terrei aggiungere che non ho avuto riconoscimenti ufficiali per i miei studi e le relative pubblicazioni di quel periodo, penso per motivi di ordine politico, che gli albanesi ben conoscono. L’Albania mi dette tante amicizie che diventarono preziose per la mia vita. Il lavoro che svolgo tuttora in Italia, mi ha dato soddisfazioni particolari nell’ambito professionale e umano. Chiudere la mia attività lavorativa in un Liceo Scientifico italiano, diventa motivo di grande soddisfazione per me. L’Albania? Un paese affascinante: per la gente e l’affetto che offre, per le Alpi e le innumerevoli vallate percorse da fiumi di acqua limpida, per le spiagge intime dal nord al sud del paese, per la secolare convivenza pacifica tra cristiani, musulmani ed ebrei, per le tante chiese e basiliche delle diocesi più antiche d’Europa.

Albert Frasher, 1 6 marzo 2010

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